
Il progetto La «civiltà dell’anatomia»: il genere delle Anatomie letterarie nell’Italia del Seicento – sviluppato dall’Università della Svizzera Italiana in collaborazione con il Museo Galileo – intende verificare come l’anatomia, a partire dal De humani corporis fabrica di Vesalio, influenzi l’immaginario culturale della prima età moderna, diventando un vero e proprio stile di pensiero che si riflette nella concezione e nell’organizzazione dei testi.
Il terreno di ricerca è una serie di opere di area italiana ispirate nel metodo all’anatomia, raggruppate in una raccolta organica di “Anatomie letterarie”, che si configurano come un ramificato ed enciclopedico corpus testuale, codificato qui per la prima volta come genere a sé stante.
La Biblioteca anatomica è una biblioteca digitale tematica in cui i testi sono distribuiti in percorsi, arricchiti da schede di approfondimento e da un apparato iconografico. La piattaforma sarà periodicamente aggiornata con nuovi contenuti, indici semantici e relazioni grazie al contributo di un’équipe di studiosi.
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